UNIONE SPORTIVA
SAN MARCO STIGLIANO
E’ stata una gara di bocce svoltasi il giorno di San Marco del 1985 ad inaugurare i neonati impianti sportivi accendendo così la fiaccola dell’avventura sportiva nel nostro paese.
In quei “campetti”, come affettuosamente furono battezzati e come tuttora è identificata tutta la struttura, si é formato l’humus della cultura sportiva e dove, anno dopo anno, si é concretizzata la consapevolezza che lo sport rappresenta un insostituibile strumento della formazione della persona, un collante sociale fra le generazioni ed un qualificante tassello del vivere quotidiano.
L’anno successivo, precisamente il 7 aprile 1986, al cospetto del notaio Pascucci, veniva steso l’atto costitutivo e relativo statuto associativo che evidenziavano le motivazioni e l’obiettivo che avevano indotto a creare, in questa piccola realtà paesana, una struttura della quale da tempo si percepiva la necessità, cioè divulgare la cultura sportiva tramite la pratica fisica, consapevoli che una società in cammino necessita di spazi che favoriscano l’aggregazione sociale.
Una realtà nata dall’amalgama di lavoro volontario, entusiasmo, competenze professionali insite nei tanti volontari che si alternavano, caparbietà nel contrastare i detrattori, piccole furbizie per dribblare le norme burocratiche, sostegno dell’Amministrazione Comunale e tanto desiderio di spazi comuni da vivere assieme.
Abbiamo camminato anno dopo anno sostenuti da quell’esercito di volontari che, senza cercare visibilità personale o pretendere riconoscimenti, superando difficoltà economiche e qualche pungente contrasto sociale; tutto questo ha permesso che un importante tassello del mosaico sportivo porti il nome “U.S. San Marco Stigliano”.
Giustamente il Gazzettino del 5 maggio 1985 riportava: a Stigliano é nata un’oasi sportiva.
L’U.S. San Marco si costituì in forma di polisportiva, con il preciso intento di dare spazio a quella molteplicità di discipline che le strutture consentivano in modo da soddisfare le svariate esigenze dei frequentatori, poiché il solo calcio e per di più limitato al settore giovanile, di fatto avrebbe escluso una grossa fetta della comunità; fu una scelta vincente.
Le varie attività che qui trovano spazio, seppur indipendenti tra loro, costituiscono tanti segmenti di un unico filo che ci conduce al principio fondante dell’Associazione: divulgare lo sport e la socializzazione intesi come elementi qualificanti di ogni persona.
Queste righe ci offrono l’opportunità di far conoscere ai tanti simpatizzanti il breve percorso storico delle nostre attività e la dimensione attuale dell’Associazione, racchiusa nei numeri e nelle manifestazioni che si snodano durante tutto l’anno.
La società bocciofila stiglianese, alla sua partenza, fu supportata da un entusiasmo ed una frequentazione inaspettati tanto che arrivò a contare ben 53 soci attivi: era lo sport più seguito; tuttavia dopo qualche anno fu colpita da una sostanziale flessione dovuta al fondo sabbioso dei campi che necessitavano di costanti ed impegnative manutenzioni, oltre che a restringere i tempi di utilizzo che risentivano delle avversità climatiche.
Nel frattempo, altri bocciodromi più moderni, coperti, pavimentati e quindi utilizzabili durante tutto l’anno, sferrarono un’impietosa concorrenza.
Nel 2005 si tentò di rivitalizzare questo sport, pavimentando il fondo campo con materiale sintetico per permettere una migliore fruizione oltre ad un risparmio in termini di lavoro.
Oggigiorno sta attraversando un periodo di “stanca”; la schiera degli appassionati di un tempo si é assottigliata e le nuove generazioni preferiscono altri sport.
Quasi lo stesso cammino é stato percorso dall’attività tennistica che dopo un’iniziale stagione sfavillante, ha visto affievolirsi i frequentatori ma, grazie all’attuale all’impegno di qualche insegnante volontario, anche questo settore vive una certa rinascita.
E’ stato un indubbio merito dei calcio-amatori se a Stigliano si é potuto appendere un grosso fiocco rosa per annunciare la nascita della nostra Associazione e la conseguente costruzione della struttura sportiva che oggi utilizziamo.
La caparbietà e l’orgoglio di alcuni appassionati, pervasi anche da un sano spirito campanilistico, insoddisfatti di essere la cenerentola delle altre realtà sportive limitrofe, hanno “costretto” l’Amministrazione Comunale ad accettare le richieste di possedere uno spazio destinato all’attività sportiva e di finanziarlo.
Inevitabili i contrasti di quanti avevano già destinato l’area a zona abitativa, ma la pressione di quanti guardavano al futuro, ha avuto il sopravvento e quel polveroso campetto recintato alla buona divenne il simbolo dello sport stiglianese.
Sono passati quasi 40 anni, ma la squadra “Amatori” calpesta ancora quell’erba; é passata indenne tra difficoltà e contrasti, ha mantenuto la sua unità, ha movimentato le serate estive con i tornei paesani, ha calamitato le nuove generazioni figlie dei primi fondatori a conferma del principio che lo sport rappresenta un valido testimone del passaggio generazionale.
Avventuratisi per la prima volta nella stagione 1989/90 nel campionato di categoria tramite l’affiliazione alle A.c.l.i. e passando dopo qualche anno al campionato amatori U.i.s.p., ha raccolto crescenti consensi e successi tanto da meritarsi nella passata stagione il premio “Coppa Disciplina” ed ottenendo l’inserimento nel “campionato amatoriale d’eccellenza”.
Un bel traguardo ed una vera soddisfazione.
Per meglio soddisfare le crescenti richieste di adesione a tale categoria e permettere ad un maggio numero di persone adulte di praticare questo sport,. già da alcuni anni é stata costituita la squadra di “Calcio a 5”, anch’essa inserita nel campionato di categoria tramite l’affiliazione al C.S.I.
Un altro soddisfacente traguardo.
Nato nel 2002-2003 come semplice attività ricreativa giocata sul campo di calcio durante il periodo estivo, nel 2004 é assurto a vero sport grazie alla realizzazione di un adeguato spazio ed ottenendo l’affiliazione presso la “Fitarco”.
Favoriti dal campo di tiro posto vicino alle strutture sportive e dotato di illuminazione per gli allenamenti serali, gli appassionati, da una manciata che erano all’inizio, si sono attestati su una cinquantina di tesserati comprendendo molti giovani che, anno dopo anno, hanno scalato i gradini del podio conquistando traguardi di tutto rispetto.
E’ un vero orgoglio far parte delle circa 500 società italiane affiliate alla Fitarco e lo é ancor di più essere chiamati ad organizzare manifestazioni interregionali che registrano sempre il tutto esaurito
Rappresenta il cuore della nostra Associazione, non tanto perché risulta essere il settore più corposo in fatto di numeri, ma perché incarna l’obiettivo primario che ci siamo dati, accompagnare la crescita dei ragazzi con una sana pratica sportiva intesa non come raggiungimento di un freddo risultato agonistico, ma come momento di confronto, dove s’impara a rispettare compagni ed avversari, a rapportarsi agli altri con correttezza, ad accettare sfide e dove le sconfitte devono rappresentare i blocchi di partenza per superare le difficoltà e migliorarsi.
La prima squadra a scendere in campo era composta dalla classe 1982/83 nel campionato 1990/91 per la categoria “Pulcini” sotto la guida del mister Enzo Garbin, mentre la prima squadra dei “Piccoli Amici” si è costituita nella stagione 96/97 con le classi 90/91, coordinata da Cosimo Prete.
In oltre 30 di calcio giovanile abbiamo visto avvicendarsi ragazzi che oggi accompagnano i loro figli, oppure continuano a calpestare gli stessi campi come “Amatori”; siamo inorgogliti nel veder “sbocciare dei promettenti fiori” subito esulati in società calcistiche di prestigio e questo ci conferma ancora una volta che il silenzioso lavoro del personale ha centrato il suo obiettivo.
E’ sotto gli occhi di tutti lo sforzo compiuto dall’Associazione che, con risorse proprie, anno dopo anno, è intervenuta nelle strutture per rendere il nostro centro più sicuro ed efficiente, consono alle crescenti esigenze d’atleti ed appassionati (le più evidenti riguardano l’illuminazione del campo di calcio, l’acquisto di un nuovo pulmino, l’installazione di una tribuna, la messa in sicurezza di tutta la struttura); lavori che in parte ci sono stati imposti dagli obblighi legislativi e dall’altra dettati dall’orgoglio di non sentirci in subordine alle altre realtà sportive limitrofe.
Il viaggio calcistico di Mounecif Jasmine è una storia di passione, dedizione e talento in continua ascesa. La sua avventura inizia nelle fila del San Marco Stigliano, dove le solide fondamenta del gioco di squadra e della tecnica individuale vengono poste. È qui che Jasmine affina le sue abilità, imparando i valori dello sport che la accompagneranno lungo tutto il suo percorso.
Dopo aver lasciato un segno indelebile allo Stigliano, Jasmine prosegue il suo viaggio calcistico militando nel Cittadella, dove la sua carriera prende ulteriore slancio, dimostrando con le sue prestazioni il valore dell'insegnamento ricevuto nelle giovanili. Il suo talento non passa inosservato, portandola a raggiungere uno dei club più prestigiosi d'Italia: la Juventus.
Il cammino di Jasmine Mounecif è un chiaro esempio di come le basi ricevute allo Stigliano siano state fondamentali per il suo sviluppo sia come atleta che come persona. Il San Marco Stigliano non è solo stato il trampolino di lancio per la sua carriera, ma il luogo dove ha imparato l'importanza del lavoro di squadra, della perseveranza e della passione per il calcio.
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Arancio nero verde
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Gli inizi
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Venezia FC
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Venezia FC
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Venezia FC
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Venezia FC
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Verso il Giorgione
Il percorso calcistico di Cannelli Tommaso inizia a 4 anni al San Marco Stigliano dove, anche per la sua evidente fisicità, già da subito viene messo in porta. Qui Tommaso cresce per sette anni imparando le basi del gioco e soprattutto quelli che sono i veri valori dello sport: divertimento, amicizia e passione.
Inizia così un lungo periodo di ascesa contraddistinto anche da tanto impegno, sacrificio, dedizione e amore per questo sport.
A 12 anni il primo piccolo passo: l’interesse del Giorgione Calcio 2000 che decide di puntare su di lui ed inserirlo così nel proprio organico per farlo crescere: da questo accordo nascerà poi il gemellaggio tra le due società.
Nonostante gli anni della pandemia, prima dei quali Tommaso è riescito anche a fare degli stage in squadre di seria A, nel 2020 viene chiamato dal Venezia FC che già da qualche anno lo stava seguendo: inizia così l’impegno in una realtà professionistica che gli consente di maturare sotto gli aspetti tecnici e fisici. Nella società arancioneroverde Tommaso percorre tutta la trafila delle giovanili, dall’Under 15 fino all’Under 19, tra l’altro sotto età, nella stagione sportiva 2023/2024. Il suo percorso di crescita lo porta, nella primavera del 2024 ad avere l’occasione di essere convocato con la prima squadra di Paolo Vanoli per una partita amichevole allo Stadio Pierluigi Penzo di Venezia.
Il suo percorso calcistico è da sempre segnato da una forte passione per il calcio, passione nata al San Marco Stigliano dove è sempre stato supportato dallo staff, dalla famiglia, dallo zio Endrius (per molti anni Direttore Sportivo della società) e da tutti i nonni.
Tommaso non si scorderà di tutte le esperienze vissute e sicuramente gli rimarranno impressi i valori insegnategli dal San Marco Stigliano, trampolino di lancio della sua carriera calcistica.
Iniziata grazie agli spazi offerti della nuova palestra stiglianese, in poco tempo ha riempito gli spazi concessi, ma negli anni successivi ha risentito di una certa stanchezza e di una fattiva difficoltà a reperire istruttori qualificati, come imposto dalle normative, per cui lo svolgimento dell’attività in palestra è stato annullato.
Negli ultimi anni, grazie alla disponibilità di un’istruttrice patentata, è stato avviato un corso di “pilates” che si svolge presso il centro sportivo; un’attività moderna che ha riscosso immediato successo grazie al fatto che le attività si svolgono in diversi orari, mattutini, pomeridiani, serali, in modo da agevolare le varie fasce di frequentatori.
Nel nostro centro non c'è solo sport; esso è nato con l'intento di aggregare tutte quelle persone che per un'infinità di motivi, non sono strettamente legate al mondo sportivo ma che desiderano trovare un ambiente dove socializzare, scambiare quattro chiacchiere, trascorrere qualche rilassante momento e magari misurarsi con una partita a carte.
Nelle sere d'estate e non solo, è un piacere vedere un brulichio di bambini e ragazzi che rincorrono una palla, corrono in bicicletta, giocano tra loro, oppure constatare che una semplice partita amatoriale riesce a convogliare tifosi e spettatori che poi si fermano fino a notte per il solo piacere di stare in compagnia.
All'interno della struttura trova spazio un'ampia sala ritrovi, dove tutti possono accedere ed usufruire dell'annesso bar – ristoro.
La società è in continua evoluzione e con essa cambiano anche le esigenze, in particolare quelle delle famiglie.
Sappiamo che nella maggior parte delle famiglie i genitori lavorano entrambi fuori casa e ciò crea il problema di dove collocare i figli durante il periodo estivo.
Da questo bisogno, nel 2020 è nata l’idea di un centro estivo e, se ogni anno si alternano un centinaio di ragazzi, significa che la necessità era particolarmente sentita e l’obiettivo è stato raggiunto.
Abbiamo camminato in sordina, senza rincorrere traguardi illusori, regalando ogni anno qualcosa di più, mantenendo con i soci ed i frequentatori un rapporto familiare facendo trovare loro un ambiente a misura di persona, un luogo d’incontri che ancor oggi sentiamo affettuosamente chiamare “i campetti”.